Beni culturali

La Torre Salvata

1992

- 2001

Anno

Italia, Pisa

Luogo

Beni culturali

Tipologia


È stata una
esperienza magnifica,
un grande lavoro di
squadra.
LE ABBIAMO
ALLUNGATO LA VITA DI
3-400 ANNI.

Nell’estate del 1992, dopo indagini e studi sullo sta­to tensionale nelle murature la sicurezza strutturale venne temporaneamente migliorata rea­lizzando delle cerchiature con cavi leggermente pre­tesi nella zona della prima cornice e del primo log­giato.

Nel 1998-99, dopo attente indagini sullo stato di conservazione delle murature con diverse tecniche non distruttive, sono state individuate alcune circo­scritte zone critiche nelle quali ad uno stato tensio­nale elevato si accompagnava un apprezzabile degrado delle murature.

Come intervento definitivo sempre di carattere strutturale, la muratura è stata consoli­data nelle zone critiche con iniezioni di malte ce­mentizie appositamente studiate e l’inserimento di al­cune barre di acciaio inossidabile; le cerchiature provvisorie sono state rimosse e sostituite da due so­le cerchiature definitive, più ridotte, in filo di acciaio inossidabile.

FASE DI COSTRUZIONE

Il problema era quello di applicare alla Torre, sul la­to nord, una forza verticale di alcune centinaia cli ton­nellate. Esso fu risolto costruendo attorno alla base del monumento una trave anulare in calcestruzzo ar­mato precompresso, sulla quale sarebbero poi stati accatastati lingotti di piombo, e che avrebbe trasfe­rito alla Torre il peso dei lingotti.

Le fasi della costruzione della trave anulare porta­piombi, avvenuta nel periodo maggio-giugno 1993. La trave era rea­lizzata in conci separati da giunti, in modo che potesse poi essere rimossa più facilmente.
La posa in opera dei lingotti di piombo venne inizia­ta nel luglio 1993 e proseguì gradualmente fino al gen­naio 1994, raggiungendo un carico di circa 600 t.

L’intervento riuscì perfettamente; l’inclinazione del­la Torre diminuì di circa 50”, equivalenti ad una di­minuzione dello strapiombo di circa 12 mm. Cosa an­cora più importante, dopo l’applicazione del con­trappeso si arrestò il progressivo movimento della Torre verso sud, che aveva in precedenza una velo­cità dell’ordine di I mm all’anno.
Successivamente il contrappeso di lingotti di piombo è stato aumenta­to fino a raggiungere un carico complessivo di circa 1000t.

INAUGURAZIONE

“La stabilizzazione della Torre di Pisa è ormai compiuta; nel giorno di S. Ranieri (16 giugno) del 2001 il monumento è stato riconsegnato alla comunità. Il 31 dicembre dello stesso anno si è sciolto il Comitato Internazionale, che in oltre 10 anni di studi, ricerche ed interventi ha ottenuto questo risultato.

Gli studi condotti dal Comitato, la graduale e laboriosa comprensione dei mali della Torre, la concezione e la definizione degli interventi provvisori e definitivi di stabilizzazione ed infine la loro attuazione hanno ripetutamente formato oggetto di attenzione da parte dei media e sono stati trattati in numerosi articoli scientifici pubblicati in varie sedi specialistiche.
In ogni caso, un completo ed analitico rendiconto di questa attività sarà contenuto in tre volumi di Atti del Comitato, che vedranno presto la luce come “Supplemento del Bollettino d’Arte del Ministero dei Beni Culturali”.

Meno nota, ma certo non meno ricca ed interessante né meno importante, è stata l’attività di indagine, monitoraggio, progettazione esecutiva e realizzazione materiale degli interventi concepiti dal Comitato. Quest’attività è stata svolta con impegno, passione e grande maestria dal Consorzio Progetto Torre di Pisa, costituito dalle Società Bonifica, lsmes, ltalsonda, Rodio, Trevi. Questo volume vuole essere un resoconto, principalmente per immagini, dei lavori eseguiti nel Campo dei Miracoli fra il 1990 ed il 2002, e un doveroso riconoscimento a quanti, ai vari livelli, hanno operato per il salvataggio della Torre.”

Estratto della prefazione di “La Torre Salvata – Una Storia per Immagini” di Raffaello Bartelletti, Paolo Heiniger e Carlo Viggiani

2001

IL TEAM

Il Comitato si differenziava dalle pre­cedenti Commissioni perché aveva il carattere di u­na Authority, e poteva quindi operare sottraendosi (ma purtroppo solo in parte) ai lacci e lacciuoli della burocrazia. Investito del mandato di individuare ed at­tuare una soluzione per la stabilizzazione permanen­te della Torre, fu dotato di sufficienti risorse finanziarie e venne affiancato dal Consorzio Progetto Torre di Pisa.

Il Consorzio, in qualità di concessionario, venne affidato lo svolgimento di tutte le attività di inda­gine, monitoraggio e progettazione esecutiva, e degli interventi veri e propri. Carattere originale del Comitato è stato fin dall’inizio la sua interdisciplinarità. In esso hanno convissuto, spesso burrascosamente ma sempre in modo stimolante e con esito positivo, un’anima tecnica ed un’anima di storia, conservazio­ne e restauro.

Estratto della prefazione di “La Torre Salvata – Una Storia per Immagini” di Raffaello Bartelletti, Paolo Heiniger e Carlo Viggiani

IL SALVATORE DELLA TORRE DI PISA

Nacque a Leopoli e trascorse i primi anni della sua vita lì. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu prigioniero ad Auschwitz, dove rimase fino alla fine della guerra. Successivamente si trasferì a Cracovia e successivamente a Varsavia per studiare geologia.
Nel 1959 emigrò in Italia, prese la cittadinanza e continuò i suoi studi a Torino diventando poi professore di geotecnica. Insegnò anche in varie università nel mondo.
Ebbe un ruolo significativo nella salvaguardia di monumenti come la Torre di Pisa e il campanile di San Marco a Venezia e lavorò su progetti importanti come il Ponte sullo Stretto di Messina e si occupò di questioni ambientali come la copertura del reattore a Černobyl’. Ricevette diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Terzaghi nel 2001. Fu membro di varie accademie scientifiche internazionali e fondò uno studio di ingegneria a Milano. Si è spento a Torino il 15 giugno 2023 all’età di 90 anni.

In onore di Michele Jamiolkowski

Presidente del Comitato di Coordinamento per la Salvaguardia della Torre di Pisa